Editoriale del Sindaco - Gennaio 2014

Carissime concittadine e carissimi concittadini,
 
In questi giorni di ripresa delle attività dopo le festività natalizie, arrivate a conclusione di un anno particolarmente difficile per la precaria situazione economica, viene spontaneo riflettere su quello che sta succedendo nel nostro Paese Italia e soprattutto su quello che succede nel nostro territorio.
Il 2014 si preannuncia denso di novità e di cambiamenti dei quali noi Amministratori per primi fatichiamo a seguire la rotta, per voi concittadini credo che questo sia ancora più difficile se non impossibile.
Tasse nuove, vecchie con nomi nuovi, tolte, rimesse; tasse che stanno trasformando i Comuni in esattori e riscossori delle imposte: mentre prima eravamo la porta a cui bussare per chiedere aiuto, ora, alla porta dell’ufficio del Sindaco e quindi del sottoscritto, si bussa per lo più per sfogare la propria rabbia per un’attività soffocata dalle tasse, per essere costretti a chiudere bottega dalla crisi, per non riuscire a pagare la bolletta del gas o della luce, l’affitto o la rata del mutuo, per la paura di non trovare una via d’uscita.
Per tutti questi motivi mi domando dove si voglia andare a finire. Riflessioni a voce alta che faccio insieme a voi e che potrebbero gettare chiunque nello sconforto.
Ma, dopo aver scambiato gli auguri di buon anno con alcuni miei concittadini all’Area Exp, aver visto negli occhi di molti la voglia di ridere, scherzare, nonostante le difficoltà, ho sentito ancora più forte l’importante incarico che sono stato chiamato a svolgere da tutti voi quando mi avete scelto per ben due volte come vostro sindaco.
Alcuni miei colleghi hanno scelto di rinunciare al mandato e tornare a casa propria come segno di protesta, potevo farlo anch’io, ma sarebbe solo un modo per lavarmi le mani dai problemi e tornare alla mia vita famigliare e lavorativa.
E invece no. Ho scelto di restare e affrontare con voi questo difficile e complesso periodo della nostra storia perché credo di poter offrire qualcosa, credo di poter fare la differenza per la nostra città.
Certo, la strada è più dura rispetto al passato, quando la situazione economica di tutti gli Enti e quindi anche del nostro Comune era certamente migliore. E si è potuto investire milioni per restaurare l’Area Exp, bonificare il Parco delle Vallette…
Oggi possiamo però continuare a intervenire e stiamo intervenendo seppur con uno sforzo rilevante e ottenere così alcuni piccoli, concreti, importanti risultati.
Abbiamo portato a Cherubine e Asparetto le case dell’acqua per poter accedere all’acqua naturale e gasata a costi realmente ridotti.
Abbiamo iniziato i lavori di restauro di Palazzo Bresciani finalizzati all’inserimento del progetto  Art&Impresa, un palazzo che, oltre ad essere segno tangibile del nostro passato e di tanti piacevoli ricordi, diventerà l’incubatore di nuove idee per il rilancio del settore del legno e non solo.
Tra poco inizieremo i lavori per rifare il piazzale antistante la chiesa di San Vito.
Grazie al finanziamento da parte del Gal sistemeremo il teatro di Asparetto.
In pochi mesi procederemo alla riqualificazione dell’illuminazione pubblica con anche l’arrivo del wi-fi gratuito in centro.
Ultima conquista, in ordine di tempo, è stata la risoluzione delle controversie con Ater Verona e la demolizione delle Ex cipolline con il finanziamento regionale per la realizzazione, intanto, dei primi dieci alloggi di edilizia popolare a ridosso del sottopasso di via Cesare Battisti.
E ancora, stiamo lavorando per promuovere l’Area Exp non solo come polo fieristico ma anche come luogo ideale per concerti e serate di cabaret dal respiro nazionale e internazionale.
Tutti interventi che, oltre a migliorare la qualità della vita della nostra città, hanno come conseguenza diretta la creazione di nuovo lavoro e quindi di nuove risorse economiche per le imprese coinvolte, le loro famiglie, le attività commerciali e così via.
Sicuramente c’è chi critica quello che facciamo, come lo facciamo, quello che non abbiamo fatto e che potevamo fare. Ma si sa, il mestiere del polemico è il più facile del mondo: basta criticare e oggi non c’è nulla di più semplice.
Possiamo fare degli sbagli, ma siamo guidati dall’unico obiettivo di migliorare la qualità di vita della nostra città. Insieme possiamo riuscirci. Con il dialogo, con le proposte, con il sostegno reciproco. Non siamo esattori, siamo Amministratori che vogliono continuare a offrire servizi utili ai concittadini, mantenere la nostra città pulita e in ordine, creare occasioni di svago e culturali.
Lavoro e lavoriamo per voi e con voi perché Cerea possa giocare un ruolo importante con l’obiettivo di far conoscere la nostra città per le proprie qualità, per le proprie abilità. Diffidiamo della fama televisiva che punta a screditare il nostro lavoro.
Dobbiamo essere fieri di essere ceretani, di essere agricoltori e artigiani, fieri delle nostre origini, basi certe per il nostro futuro.
Un buon 2014 a tutti.
 
Il Vostro affezionato sindaco
Paolo Marconcini
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